Uomini, mezzi uomini, ominicchi, pigliainculo e quaquaraquà...così Don Mariano (personaggio de "Il Giorno della Civetta" di Leonardo Sciascia) divideva l'umanità e diceva: «Io ho una certa pratica del mondo...pochissimi gli uomini; i mezz'uomini pochi, ché mi contenterei l'umanità si fermasse ai mezz'uomini... E invece no, scende ancora più in giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi... E ancora di più: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito... E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre... [...]».

Cinquant'anni dopo le cose sono persino peggiorate...ci si contenterebbe degli ominicchi, pensate un po'... Invece la nostra società, a tutti i livelli, a cominciare dalla politica via via scendendo verso il popolino è invasa e infestata da uno stormo di quaquaraquà che cercano di farla da padroni, a volte riuscendoci.

Sembra di essere tornati al medioevo...chi fa la voce grossa la spunta, in barba a leggi leggine, decreti e chi più ne ha più ne metta. In certi casi sembra di essere tornati al '600 di manzoniana memoria, con grida, avvocati maneggioni e potenti intoccabili. In entrambi i casi c'è rimasta la Giustizia, intesa come potere giurisdizionale, che non sappiamo più nemmeno se è giusta o meno, visto che non riesce ad arrivare in sentenza in tempo utile per capire gli effetti del proprio agire. Subisci un sopruso, fai causa e hai di sicuro speso soldi e tempo, ingrassato avvocati, cancellieri e giudici e... non arrivi mai a nulla.

Allora mi chiedo: ma fino a che punto sprofonderemo? Torneranno almeno gli ominicchi? I mezi uomini sono ormai un miraggio, gli uomini...mah...se ne dovrebbe occupare il WWF.

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