DINO MI CONSIGLIA DI SCRIVERE

OGNI GIORNO

MA POCHE VOLTE LO FACCIO

 

EPPURE

E’ DAVVERO LA SALVEZZA,

L’UNICA POSSIBILE SE C’E’ N’E’ UNA

 

L’UNICA VERA SE C’E’ VERITA’.

 

Invece penso, sempre, troppo. Scrivo nella mente racconti e storie, film e romanzi: immagini che raccontano la mia impossibilità a decollare, mentre dentro di me Peter Pan urla per uscire e tornare all’Isola che non c’è. Io la abito quell’isola, ma muta dentro me piange la mia inerte immobile voglia dirompente.

Ok, anche stasera ci riprovo: ho tutti i file aperti, come quei cantieri autostradali che non ti permettono mai di tenere una media accettabile. Aggiungo una frase di qui, due parole di là…

Riscopro anche cose che non ricordavo di aver scritto, è bello, è come ricordare un sogno, quando credevi di essertelo perso nei meandri della mente.

Ma ora è deciso: li chiuderò quei cantieri e ne aprirò di nuovi, per asfaltare la strada che porta sicura là, dove c’è il mio porto.

 

 

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